Vi mancavo?
Probabilmente no, ma la faccio brevissima.
Siamo arrivati a quel momento dell’anno dove si fanno le liste delle cose che più ci sono piaciute nel corso degli scorsi mesi, e il listone dei dischi è uno degli appuntamenti fissi di questa newsletter da quando esiste.
Però a questo giro ho deciso di fare le cose in un modo un po’ diverso e invece di fare il solito muro di testo lunghissimo, farò una serie di post divisi per genere.
Che poi il genere in realtà non esiste ed è solo un pretesto e… insomma, ci siamo capiti.
Cominciamo così, con dieci album di ambito più o meno rap e nei prossimi giorni continuiamo con il resto. E se non ci vediamo… tanti auguri.
PS: ieri è uscita una lunga puntata di PVC - due ore - dedicata proprio ai migliori album del 2023 secondo Daniele Manusia e il sottoscritto.
Non è una classifica ma più una specie di notte degli oscar, dove le categorie sono del tipo: “Miglior disco per portare a spasso il cane”, “Miglior album proveniente direttamente dall’aldilà” etc etc. Noi ci siamo divertiti molto, ve la metto qui:
Visto che ci siamo vi dico che abbiamo preparato anche una playlist riepilogativa.
E la trovate qui:
Ok, ora cominciamo davvero: DIECI DISCHI PIÙ O MENO RAP USCITI NEL 2023
Aesop Rock - Integrated Tech Solutions
Sono in pochi a poter vantare una carriera lunga come quella di Aesop Rock, tutta trascorsa tenendo sempre la barra dritta e mettendo la qualità al primo post.
Una vera leggenda dell’underground rap che è tornato con uno dei suoi dischi più potenti e ispirati di sempre. Un concept album complottista/sci-fi di quelli che “viviamo in una società”, ma nient’affatto noioso (OK, un po’ retorico magari sì).
I beat sono cattivissimi e pescano da un sacco di roba diversa (molta psichedelia), flow e rime da campione più feat di assoluta qualità (tipo prezzemolino Billy Woods).
Una mina.
Armand Hammer - We Buy Diabetic Test Strips
Ed eccolo qua, Billy Woods. Sono un po’ di anni che non si può fare una lista di album hip hop senza che ci siano almeno un paio di suoi dischi (infatti è prolifico come pochi). Armand Hammer è il progetto che condivide con Elucid e insieme rappresentano il meglio che la scena di New York può offrire al momento.
Disco pieno di produttoroni (EL P, Jpegmafia, Kenny Segal, Dj Haram) e tra gli ospiti c’è pure Shabaka Hutchings, oltre Pink Siifu, Moor Mother e i Soul Glo.
Bellissimo.
Billy Woods & Kenny Segal - Maps
Quando dicevo che Billy Woods azzecca almeno un paio di dischi all’anno non scherzavo. Il connubio con Kenny Segal partorisce un nuovo lavoro che segue quello del 2019 e anche a questo giro il risultato è assicurato. Maps è un disco mega-elegante, di super classe e trasuda black music da tutti i pori. Anche qui ospitoni come il suo compare Elucid, ancora Shabaka, Sam Herring dei Future Islands, Danny Brown, Aesop Rock. Praticamente tutto il meglio del rap di quest’anno in un disco solo.
El Michels Affair & Black Tough - Glorious Game
El Michels Affair è culto da quando fece quel tributo tutto strumentale ai Wu Tang Clan, nel mentre si è stabilizzato come uno dei musicisti più talentuosi del momento ed è finito a produrre praticamente chiunque. Black Thought non dovrebbe avere bisogno di presentazioni: voce dei Roots, è semplicemente una leggenda di quella nobile arte chiamata rap. Glorious Game è esattamente quello che ti aspetti dalla fusione dei loro due stili, al punto che ti viene da chiedere com’è che non ci abbiano pensato prima, tanto è perfetto il loro matrimonio artistico.
Jpegmafia & Danny Brown - Scaring the Hoes
A partire dalla copertina, il disco più pazzo e mattacchione dell’anno.
Quello che certifica la figura di Jpegmafia come il produttore più originale e folle del momento. L’album è una compilation di beat schizofrenici, canzoni che durano al massimo due minuti su cui Jpegmafia e Danny Brown giganteggiano a loro modo.
Menzione d’onore per Fentanyl Tester con il campione di Milkshake di Kelis usato in un modo super creativo, tipo giro sulle montagne russe.
Kassa Overall - Animals
Animals è il primo disco che il rapper di Seattle pubblica per la Warp, quello che probabilmente lo porterà fuori dall’underground e lo renderà una star.
Lo stile di Kassa Overall è particolarissimo e pesca a piene mani da quel new jazz che tanto sta facendo parlare negli ultimi anni.
Come rapper ha delle vibe che ricordano in maniera piuttosto netta l’Andre 3000 pre-ciufolo. L’album è davvero musicale e forse è più il sound a emergere rispetto alle sue doti da rapper. Anche qua mega lista di ospitoni super cool: Nick Hakim, Laura Mvula, Francis & The Lights, il solito Danny Brown e tanti altri.
Salto in alto perfettamente riuscito.
Killer Mike - Michael
Cosa dire di Killer Mike che non è stato già detto?
Michael è un disco molto personale e dai testi mega profondi - ma tranquilli, quando vuole fare il cazzone lo sa fare benissimo - ma pure una super celebrazione del rap di Atlanta. D’altronde forse solo lui poteva riuscire a rimettere Andre 3000 e Future sulla stessa traccia (non so se lo sapete, ma dopo l’uscita del disco di Andre tanti rapper hanno raccontato di avere parti di flauto suonati da lui ma di nascosto, e tra questi brani c’è anche la super hit Mask Off proprio di Future). Ovviamente c’è anche EL P, e ci mancherebbe pure, oltre un altro carico di super star: Cee-Lo Green, Young Thug, 2 Chainz e pure Ty Dolla $ign. Piccolo grande saggio del saper rappare da Dio.
Lil Yachty - Let’s Starts Here.
Nessuno si sarebbe mai aspettato un disco del genere da Lil Yachty.
Un album che sfugge a tutte le definizioni possibili, oppure il primo disco prog-trap della storia della musica. E ci sono pure gli assoli di chitarra elettrica.
Già solo nella traccia d’apertura ci sono talmente tante idee che altri non utilizzerebbero neanche in un disco intero, Let’s Start Here. funziona proprio perché è un animale strano, con anche un sacco di momenti - LOL - yacht rock.
Super viaggioso e psichedelico, una bella sorpresa.
Snotty - Mi Vida Loca
Snotty solo nel 2023 ha pubblicato almeno 4 album e mentirei se dicessi di averli ascoltati tutti. Fatto sta che ha deciso di contendere a Billy Woods il titolo di artista più prolifico e talentuoso della scena underground di New York e il campo da gioco è proprio il medesimo in cui Woods è un top player, con la differenza che le tematiche su cui si muove Snotty sono quelle tipiche del rap di strada.
Ah, non c’è neanche un feat, e questo nel 2023 è un argomento.
Travis Scott - Utopia
Vabbè, che dire di Utopia che non sia già stato detto e scritto?
Se non il disco rap dell’anno, quello di Travis Scott è stato di sicuro l’evento rap del 2023. Quello più atteso. La classica montagna che poteva partorire un topolino e invece ha partorito una montagna.
Travis si può criticare in tantissimi aspetti, a partire dai testi sempre più o meno uguali a loro stessi e che girano intorno alle stesse 4 tematiche (soldi, fama, droga, e sesso) che però forse sono le 4 tematiche intorno al quale gira tutta la società occidentale. Però questo è un disco pieno di cose, super creativo, che paga un debito mostruoso nei confronti di Kanye West (anche proprio per come è concepito l’album, oltre che ci sono proprio dei brani che dovevano finire nei dischi di Kanye e che invece sono qui), che può avere forse il difetto della durata monstre. Che è però un male che tocca ormai tutti quei dischi di musica black che vengono annunciati con la statura del kolossal e se non durano almeno un’ora e un quarto non valgono una mazza.